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Cos'è la corruzione

Le definizioni utilizzate in questa sezione sono tratte dal libro Di Carlo E., Il conflitto di interessi nelle aziende. Linee guida per imprese, amministrazioni pubbliche e non-profit, Giappichelli, Torino.

Tali definizioni sono oggi presenti in numerosissimi siti web e codici di condotta di aziende pubbliche e private.

Definizione

La corruzione è cattiva governance e gestione aziendale, è qualsiasi comportamento che si pone contro (o non favorisce) l’interesse primario dell’a­zienda, ossia si pone contro (o non favorisce) il bene comune. Essa è così definita in quanto: 1) rompe, in tutto o in parte, l’integrità degli attributi che qualificano l’azienda, quindi la sua possibilità di servire il bene comune; e/o 2) pur mantenendo integri tali attributi, porta il sistema aziendale verso un interesse che allontana dal bene comune dell’azienda stessa, degli stakeholder e della collettività (Cap. III, p. 148).

Tratta dal libro E. Di Carlo (2020), Il conflitto di interessi nelle aziende. Linee guida per imprese, amministrazioni pubbliche e non profit, Giappichelli, Torino.

Clicca qui per vedere alcuni video sulla corruzione.

 

L’essere in conflitto di interessi ed abusare effettivamente della propria posizione, facendo prevalere l’interesse secondario su quello primario, restano due aspetti distinti: una persona in conflitto di interessi, infatti, potrebbe non agire mai in modo improprio.

Dunque, il conflitto di interessi non è un comportamento (come la corruzione), ma una situazione, un insieme di circostanze che creano o aumentano il rischio che gli interessi primari possano essere compromessi dall’inseguimento di quelli secondari (Thompson 2009).

Il conflitto di interessi, a differenza della corruzione, è caratterizzato da una portata ben più ampia di relazioni sociali ed economiche, la maggior parte delle quali non è classificata come reato, nonostante la sua presenza possa tendenzialmente violare l’equilibro socialmente accettabile tra l’interesse privato e i doveri e le responsabilità di un individuo.

 

Le forme di corruzione con abuso di potere

  • Tangente;
  • Clientelismo
  • Nepotismo;
  • Favoritismo;
  • Appropriazione indebita;
  • State capture;
  • Patronage.

Tangente (bribery):
La tangente è una forma di corruzione e costituisce reato.
In Italia il termine viene normalmente tradotto con “offerta di tangente” da intendersi sia come denaro che come altra utilità.
Nella tangente è opportuno distinguere il reato di chi corrompe da quello del corrotto.
Il corruttore, offre, promette o dà, direttamente o indirettamente, una somma di denaro o altra utilità ad un’altra persona, al fine di ottenerne un vantaggio. L’intenzione del corruttore è quella di (i) indurre una persona ad agire impropriamente nell’esercizio di una funzione o attività (ii) ricompensare una persona per il fatto di agire impropriamente nell’esercizio di tale funzione o attività. Il corrotto accetta o sollecita, direttamente o indirettamente, un indebito vantaggio (denaro o altra utilità), per sé o per altri. Questo indebito vantaggio sarà ricompensato dal corrotto con l’esercizio improprio della sua funzione o attività a vantaggio del corruttore.

Clientelismo:
Il clientelismo è una forma di corruzione che vede la presenza di almeno due soggetti: un patron e un client. La relazione tra le due parti è fondata sullo scambio mutuale di vantaggi: il patron fornisce al client accesso alle risorse e ai mercati dai quali altri sono normalmente esclusi (denaro, lavoro) in cambio del suo supporto e cooperazione (voti elettorali, altre prestazioni). I principali elementi caratterizzanti sono:
1. la relazione si instaura tra attori con diversi status e livelli di potere;
2. la relazione si basa sul principio della reciprocità; si tratta di una forma auto regolativa di scambio, il cui mantenimento si basa su ciò che ogni attore coinvolto si aspetta di ottenere;
3. la relazione è privata e caratterizzante, ancorata solo approssimativamente a leggi pubbliche o norme comuni.In campo politico, il clientelismo è associato al particolare uso delle risorse pubbliche e all’arena elettorale e implica voti e supporto dato in cambio di lavoro e altri benefici. Esso può essere un’utile strategia per vincere le elezioni e costruire supporto politico. È una forma di corruzione patrimoniale delle agenzie pubbliche, evidente quando ad esempio politici e ufficiali distribuiscono servizi pubblici e posti di lavoro come fossero loro patrimonio personale, in modo ristretto, arbitrario e insindacabile. (Political Clientelism, Democracy and Market Economy, Luis Roniger)

Nepotismo:
“Il Nepotismo è una forma di corruzione ed indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Il termine deriva dalla parola latina nepos, significa “nipote”, e viene generalmente usato in senso spregiativo. Talvolta è utilizzato anche il sinonimo baronismo, derivante appunto dal titolo nobiliare di barone, con accezione ironica e ancor più negativa.
Ad esempio, se un dirigente o politico assume o promuove un parente piuttosto che un estraneo alla famiglia più qualificato, quel dirigente (o politico) sarà accusato di nepotismo. Alcuni biologi hanno suggerito che la tendenza al nepotismo è istintiva, una forma di selezione parentale.
Le leggi sul conflitto di interesse talora contengono dei vincoli di incompatibilità anche fra parenti e consanguinei.
Oggi la parola nepotismo ha assunto anche il significato di favoritismo, raccomandazione” (Wikipedia).
Nel nepotismo l’interesse secondario derivante dal legame familiare prevale sull’interesse primario del principale.

Favoritismo:
Il Favoritismo è una forma di corruzione in cui ufficiali pubblici e soggetti privati mostrano preferenze per amici quando devono nominare soggetti per posizioni di potere, quando devono aggiudicare contratti o delegare compiti legati al loro ufficio. Gli amici che beneficiano dal favoritismo ottengono posizioni di privilegio indipendentemente dalle loro capacità, abilità, adeguatezza per la posizione, il che significa che le scelte migliori vengono sorvolate.

Appropriazione indebita:
L’appropriazione indebita (o peculato) è una forma di corruzione e può essere definita come la fraudolenta conversione della proprietà altrui da parte di soggetti che si trovano in posizioni fiduciarie, come agenti o lavoratori. Elementi qualificanti l’appropriazione indebita:

  1. la proprietà deve appartenere a persona diversa dal soggetto, come datore di lavoro o principale;
  2. la proprietà deve essere convertita successivamente alla illecita possessione da parte del soggetto accusato;
  3. il soggetto deve ricoprire una posizione di fiducia, così che la proprietà è detenuta a causa di obblighi fiduciari il soggetto accusato deve aver avuto l’intento di frodare il proprietario al tempo della conversione.

State capture:
Capture si riferisce ad una forma di grand corruption, attraverso la quale individui, imprese, gruppi specifici (etnici, o anche politici) cercano di estrarre rendite dallo Stato, distorcendo o influenzando la formazione di leggi, regolamenti, politiche governative a proprio vantaggio, tramite il coinvolgimento di pubblici ufficiali che a loro volta ne beneficiano.

Patronage:
Il termine si riferisce al supporto, incoraggiamento, privilegio o aiuto finanziario che un’organizzazione o un individuo conferisce ad un altro. Il termine deriva dal latino Patrons, indicante la formale relazione tra un Patronus e il suo Cliens. Il patronage politico, in particolare, è l’uso delle risorse dello Stato per compensare gli individui del loro supporto elettorale. Il termine può quindi essere inteso come una forma di corruzione in cui una parte, al potere, remunera gruppi, famiglie, etnie per il loro supporto usando illegalmente regali, affidando cariche, o aggiudicando fraudolentemente contratti pubblici.